Le chiese e la parrocchia

Le chiese e la parrocchia

La parrocchia di S. Rocco di Albaredo

Parrocchia S. Rocco

Via Brasa 2 , Albaredo per San Marco 23010 (SO)
Parroco Don Andrea Salandi
e-mail parrsanroccoalbaredo@libero.it
contatto 348.3282700

Orario SS. Messe
Domenica ore 9.30
Feriale estivi ore 8.00
Feriale invernale ore 16.30

Ricorrenze principali di Albaredo per S. Marco
Festa della Madonna di Montenero la prima domenica di luglio
Festa patronale di S. Rocco il 16 agosto
A conclusione delle SS. Messe, per queste ricorrenze, si tiene la processione per le Vie del paese con la statua della Madonna e del Santo.

Chiese nella Valle del Bitto di Albaredo

La chiesa di S. Matteo di Valle detta di Albaredo di Fuori, Comune di Morbegno fu eretta circa l’anno 1400 e consacrata nell’anno 1437, come risulta dall’archivio parrocchiale. Nel 1480 fu dichiarata parrocchia, sottraendosi alla matrice di Morbegno (Istr. rog. da Pietro Foppa, notaio di Morbegno quondam Guarisco, lì 6 ottobre 1480), ed è di nomina comunicativa. Fu per ben due secoli matrice anche della chiesa parrocchiale S. Giovanni di Arzo. La detta chiesa di Valle fu ampliata in seguito e restaurata e nuovamente consacrata l’anno 1793 da Mons. Rovelli. Ha tre altari: l’altar maggiore, un altro sotto il titolo di S.Orsola, ed un terzo dedicato alla Beata Vergine del Rosario.

Questi altari furono consacrati nello stesso giorno della consacrazione della chiesa. Possiede alcuni quadri, tra i quali meritano menzione tre. L’uno raffigurante Santa Orsola, portato da Livorno l’anno 1630; l’altro che rappresenta la gloria dei Santi, dipinto l’anno 1518; un terzo S. Matteo apostolo evangelista. Esiste nel territorio della parrocchia un piccolo oratorio, sotto il titolo dei SS. Fabiano e Sebastiano, in cui, sebbene restaurato l’anno 1875 sono quasi due secoli che non si celebra. I registri parrocchiali cominciano dal 1619.
La chiesa parrocchiale di Arzo, di patronato comunicativo, sotto il titolo di S. Giovanni Battista, venne eretta l’anno 1605 al 26 di gennaio, consacrata il 12 giugno del 1624, come risulta da una memoria che trovasi nell’archivio della parrocchia di Valle, dalla quale venne separata. I registri parrocchiali cominciano dal 1605.

La chiesa di Albaredo di Dentro, sotto il titolo di S. Rocco e di S. Sebastiano, venne edificata nel 1250 e, giusta un’antica pergamena, che trovasi nell’archivio parrocchiale, venne consacrata da Monsignor Bernardino Vacca vescovo Ascalonense e coadiutore di Antonio Trivulzio vescovo do Como, nel giorno di giovedì 25 novembre dell’anno 1490. Nel 1563 si sottrasse alla chiesa di Valle e fu eretta in parrocchia (Istr. rog. da Giovanni Curtone, notaio di Morbegno, il 17 aprile 1563), ed è di nomina comunicativa. Nel territorio della parrocchia avviò un’altra, dedicata alla Beata Vergine delle Grazie. I registri datano dell’anno 1668 e sono completi. *
La chiesa di Albaredo per San Marco ha la facciata barocca (recentemente ristrutturata), piuttosto slanciata, molto mossa, con portale grandioso di granito. L’interno, a una navata con volta, presenta due cappelle laterali. La decorazione interna a stucchi e a fresco è stata anch’essa recentemente restaurata e rifatta. Sull’altar maggiore, in marmo barocco, in una nicchia, è collocata una statua lignea della Madonna di Montenero ( sec. XVIII ), che la tradizione vuole sia stata portata a piedi da Livorno da emigranti di Albaredo nel 1753. La pala dell’altare di destra (in marmo barocco) è costituita da un dipinto su tela raffigurante la Madonna del Rosario tra S. Domenico e S. Pietro Martire (sec. XVI?). Ai lati dell’altare dieci formelle in rame dipinte coi Misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario (sec. XVIII?); in basso a destra un cancelletto in ferro battuto chiude il reliquiario.

Inginocchiati ai piedi della Vergine sono raffigurati a sinistra un pontefice e due sovrani coronati, a destra un gruppo di monache e gentildonne, tutti in abiti del tardo cinquecento. E’ possibile che il dipinto alluda alla vittoria di Lepanto (1570) , a seguito della quale si diffuse nei paesi cattolici il culto della Madonna del Rosario.
La pala dell’altare di sinistra, pure essa in marmo barocco, è costituita da un dipinto su lamina di rame applicata a tavole di legno, raffigurante la Crocifissione con Santi (fine sec. XVI?) . La vasca battesimale presenta una apertura in forma di tempietto ligneo sec. XVII.
Fanno parte degli arredi parrocchiali un ostensorio a raggiera, di argento sbalzato e cesellato, con dorature (al sommo l’aquila bicipite austriaca), probabilmente posteriore al 1815; due calici d’argento sbalzato e cesellato, uno del sec. XVII, e uno della fine sec. XVII inizio sec. XVIII, un bacile di ottone sbalzato e inciso con l’iscrizione Martino Petrelli, di arte tedesco tirolese (sec. XVI).
Durante l’ultima guerra sono andati perduti pregevoli lini e pizzi del secolo XVIII. Nella casa parrocchiale è custodita una tela a olio, ovale, raffigurante la Vergine Immacolata, secolo XVIII. Nel Museo Diocesano, sezione di Sondrio, sono custodite due tele appartenenti alla parrocchia di Albaredo, raffiguranti S. Giuseppe col Bambino e S. Teresa (secolo XVIII).
L’organo esistente nella chiesa già dalla metà del Settecento , fu ricostruito da Carlo Bossi di Bergamo nel 1819. Riformato da Francesco Carsini di Luino (Varese) nel 1856, veniva successivamente restaurato da Gerolamo Curtoni, verso la fine dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento.

E’ collocato in cantoria sopra la porta principale d’ingresso e si presenta con una cassa lignea in radice di noce, con capitelli, cornici e fregi. L’opera di notevole fattura artistica, è attribuita a G. B. Scotti dimorante in Morbegno e originario di Lodi.
A poco più di mezz’ora da Albaredo, sulla vecchia strada per San Marco, vi è l’Oratorio della Vergine delle Grazie (la Madonnina, costruito nella forma attuale con portico agli inizi del XVIII secolo, ultimata nel 1724), conserva un pregevole dipinto olio su tela , opera di G. Giuseppe Kauffmann, ritrattista austriaco, padre della famosa pittrice Angelica Kauffmann, vissuto a Morbegno dal 1742 per un decennio, raffigurante la Madonna del Bambino e due Santi.
Più avanti per quasi mezz’ora sempre sulla stessa strada al Dosso Chierico troviamo la Chiesetta dedicata a S. Chiara costruita nel 1897.
Da un antico documento compilato nel 1335 il Volumen Magnum Statua comunis Cumarum si rileva che il Comune loci de Albaredo appartiene alla Pieve di Ardenno, che a quei tempi comprendeva la chiesa di S. Martino di Morbegno (la più antica chiesa di quel Comune, costruita , pare, attorno all’ottavo secolo) e altri Comuni del circondario. Le chiese, ove il vescovo si recava periodicamente ad amministrare i battesimi solenni, furono le prime parrocchie; più tardi saranno chiamate Pievi.
Nel 1357 gli abitanti di Albaredo parteciparono, contribuendo alle spese per la fusione di una grande campana ai piedi del campanile della chiesa di S. Martino, chiesa alla quale vi appartennero fino verso il 1480.
Nel 1361, un certo Ambrogio Descontius di Albaredo aveva disposto un lascito notevole per la nuova chiesa di S. Pietro in Morbegno.
Sino a qualche anno fa col primo di aprile, all’Ave Maria della sera si suonava la quarta campana perché si preghi Dio perché benedica le sementi gettate alla terra, siccome l’unica coltura intensiva era quella della patata, così la campana, che invitava alla particolare preghiera venne chiamata campana delle patate.

* Dagli atti della Visita Pastorale Diocesana di F. Feliciano Ninguarda Vescovo di Como ( 1589-1593) odrinati e annotati dal Sac. Dott. Santo Monti e pubblicati dalla Società Storica Comense 1892-1894

NOTE

  • dalla Guida Turistica della Provincia di Sondrio ( 1979 )
  • 5 secoli di arte organaria in Valtellina e Valchiavenna ( D. Sosio 1982 )
  • La Lombardia paese per paese – Enciclopedia dei Comuni d’Italia ( 1983 )

Testo tratto da “Albaredo e la Via di San Marco: storia di una comunità alpina” di Patrizio Del Nero, ed. 2001

 

 

 

 

 

Pagina aggiornata il 28/06/2023